Nel 2023 cresciuti volumi e valore. Buoni risultati in tutte le aree di business

Con un valore della produzione di 208 milioni di euro, Ciclat Trasporti Ambiente segna un ulteriore incremento dei ricavi del 4,4% rispetto all’anno precedente. “Il buon andamento del 2023 – spiega Cesare Bagnari, Amministratore Delegato – è stato influenzato da due fattori: tariffe più remunerative e maggiori volumi. L’incremento delle tariffe in realtà ha influito solo marginalmente perché si è reso necessario in seguito al forte aumento dei costi produttivi, in particolare carburante e manodopera, mentre i volumi hanno certamente inciso in modo maggiore”.

Questo è vero sia per il comparto trasporti, favorito dalla ripresa produttiva globale che si è registrata nel 2023 e che è ancora legata allo slancio dei mercati avvenuto in seguito alla pandemia (43 milioni di euro di fatturato), sia per l’igiene urbana dove Ciclat Trasporti Ambiente ha consolidato il portafoglio (138 milioni di euro di fatturato). “Un incremento significativo è avvenuto in Toscana dove le società L’Orologio, Cristoforo, Margherita+, Progetto Ambiente e Zoe sono riuscite a rispondere ad una richiesta di servizi di Alia (società di gestione dei servizi ambientali in Toscana). I nuovi servizi richiedevano investimenti e struttura che, grazie alle competenze e alla flessibilità che questo gruppo di aziende ha costruito in tanti anni di lavoro sul territorio, siamo riusciti ad assicurare. Anche in Romagna c’è stato un incremento di servizi e, quindi, di volumi”.

Dal punto di vista degli indici finanziari, l’incremento dei margini e l’efficientamento della struttura portato avanti in questi anni hanno consentito a Ciclat Trasporti Ambiente di alzare ulteriormente il margine operativo lordo (Ebitda), oggi a quota 4,4 milioni di euro, e di poter contare su una posizione finanziaria netta negativa a 1,7 milioni di euro. Questi valori che indicano una buona solidità finanziaria si aggiungono all’ulteriore incremento di patrimonio che è passato dai 15 milioni di euro del 2022 agli oltre 17 milioni di euro del 2023. “Siamo soddisfatti del consolidamento della struttura e dell’andamento. Con questo livello di patrimonio, le marginalità messe a riserva e l’attuale rating bancario crediamo ci siano gli estremi per rivedere nei prossimi mesi la politica di patrimonializzazione della cooperativa” conclude Bagnari.