Andamento 2020, si è chiuso un anno “tutto sommato soddisfacente”
Cesare Bagnari: “Nel 2021 prevediamo uno sviluppo importante, soprattutto al Centro-Sud”
Da un primo bilancio dell’andamento 2020, Ciclat Trasporti Ambiente evidenzia una crescita dei volumi, grazie all’entrata a regime di nuove commesse, e una sostanziale stabilità delle marginalità, per effetto di alcuni investimenti realizzati nel corso dell’anno.
“Alcuni comparti, come quello della gestione dei rifiuti urbani, hanno tenuto bene mentre altri hanno subìto i contraccolpi dovuti al calo di lavoro registrato dalle attività produttive – spiega l’amministratore delegato Cesare Bagnari -. Mi riferisco, in particolare, al trasporto merci su strada e alla gestione dei rifiuti speciali prodotti dalle aziende. In generale queste flessioni non hanno però inciso in maniera significativa sull’andamento che, soprattutto nel secondo semestre, è stato tutto sommato soddisfacente”.
Nel 2021 Ciclat Trasporti Ambiente sta progettando un ulteriore sviluppo, soprattutto nell’area Centro-Sud e, in particolare, in regioni come Sicilia e Puglia dove verranno avviati cantieri importanti nel settore della gestione rifiuti urbani. “Le aree strettamente legate al sistema produttivo – precisa Bagnari – invece dipenderanno dalla ripartenza che tutti auspichiamo. Noi siamo pronti e crediamo di poter registrare un incremento di volumi anche su questo fronte, che porterà a un aumento delle marginalità per Ciclat e, soprattutto, per i nostri soci”.
Tra le nuove attività in via di pianificazione c’è inoltre l’apertura di nuovi impianti di gestione e smaltimento rifiuti in alcune regioni del Sud dove c’è una forte carenza impiantistica. “Questo fronte sta andando avanti più lentamente di quanto speravamo – conclude Bagnari – ma rimane uno dei nostri obiettivi prioritari di medio-lungo termine. Stiamo ancora cercando i siti più adeguati e speriamo, almeno in Basilicata, di avviare nel primo semestre 2021 il percorso autorizzativo. Creare nuovi impianti è una necessità imprescindibile per molti territori e le tecnologie oggi a disposizione ci consentirebbero di dare una risposta importante riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente”.